IL CAMMINO È LA META E LA META VALE IL CAMMINO
Non ci si deve stupire se questo pellegrinaggio ha una storia secolare che porta migliaia di persone a raggiungere, a piedi, il santuario di Vallepietra alla vigilia della solennità della Santissima Trinità.
È un’esperienza che coinvolge profondamente la totalità della persona: un cammino interiore e fisico che fa assaporare una varietà di emozioni che vanno dal timore di non riuscire alla gioia del rientro nel proprio paesello; dallo scoraggiamento dovuto al tempo avverso all’allegria del riunirsi, colti dalla tempesta di grandine, al resto del gruppo seriamente preoccupato; dall’iniziale riservatezza alla condivisione di qualunque cosa possa alleviare la difficoltà del compagno di viaggio; da una mente carica di pensieri negativi e sovrastrutture a una leggerezza del cuore che tutto riceve con gratitudine e di cui conserverà memoria a lungo.
Non ci si deve stupire se arrivando in quel luogo sacro tutto parla di gioia e devozione: il canto potente e melodioso, la musica di tanti strumenti, i colori indossati con fierezza da ogni compagnia, le celebrazioni che si susseguono per tutta la giornata, giovani e anziani insieme nei lunghi cortei, vera commozione in ginocchio davanti al dipinto della Santissima Trinità.
Una meravigliosa metafora della vita questo pellegrinaggio dove si alternano scenari stupendi e diversi: la strada all’interno dei paesi, il bosco, i prati, la montagna, il sole, la pioggia, la tempesta; dove si sperimenta la fatica e la gioia; dove ci si affida ai più esperti e si cerca di camminare insieme, soli per brevi tratti; dove ritrovi l’amico che da sempre ti cammina a fianco ma a questo se ne aggiungono di nuovi; dove si incontrano difficoltà e imprevisti ma la comunione nelle cose essenziali permette a tutti, proprio a tutti, che sia bambino o anziano, che sia allenato o fuori forma, che sia sprovveduto o equipaggiato, di arrivare felice alla meta!